Guida alla lettura

La nascita dei Consigli avviene in Russia in un clima di grandi proteste. Già prima della rivoluzione del 1905, operai, studenti e contadini insorgevano gridando a gran voce per ottenere maggiori libertà democratiche. L’illusione data dalla concessione della Duma da parte dello zar durò ben poco: nel giro di pochi mesi quegli stessi diritti sanciti da un Manifesto vennero negati. A resistere all’inconsistente organo statale furono invece i Consigli, che giocarono un ruolo fondamentale prima della presa del potere del 1917.


Lo Stato del Soviet è basato sui Soviet – e Consigli – di operai e contadini.

Questi Consigli – istituzioni cosi caratteristiche della Rivoluzione russa – sorsero nel 1905, quando, durante il primo sciopero generale degli operai, le fabbriche di Pietrogrado e le organizzazioni econo­miche mandarono delegati a un Comitato centrale. Questo comitato dello sciopero fu chiamato «Consiglio dei deputati operai». Esso organizzò il secondo sciopero generale della fine del 1905, inviò organizzatori per tutta la Russia, e per breve tempo fu ri­conosciuto dal governo imperiale come l’organo uf­ficiale e autorizzato della classe operaia rivoluzionaria russa.

Fallita la rivoluzione del 1905, i membri del Consiglio in parte fuggirono, in parte furono mandati in Siberia. Ma questo tipo di organizzazione unitaria era cosi straordinariamente efficace come organo politico che tutti i partiti rivoluzionari inclusero un Con­siglio di deputati degli operai nei loro piani per la prossima rivolta.

Nel marzo 1917, quando, davanti a tutta la Rus­sia agitata come un mare in tempesta, lo Zar abdicò, il granduca Michele rinunciò al trono, e la Duma riluttante fu forzata ad assumere le redini del potere, il Consiglio dei deputati degli operai sorse completamente formato. In pochi giorni fu esteso in modo da comprendere delegati dell’esercito, e chia­mato Consiglio dei deputati degli operai e dei sol­dati. Il Comitato della Duma era composto, fatta eccezione per Kerensky, da borghesi, e non aveva nes­suna relazione con le masse rivoluzionarie. Si doveva combattere, si doveva restaurare l’ordine, si doveva difendere il fronte… I membri della Duma non ave­vano modo di adempiere questi doveri: essi furono obbligati a ricorrere ai rappresentanti degli operai e dei soldati – in altre parole, al Consiglio. Il Con­siglio prese parte all’opera rivoluzionaria, al lavoro di coordinare le attività, di mantenere l’ordine. lnoltre si assunse il compito di difendere la rivoluzione dai tradimenti della borghesia.

Dal momento che la Duma fu costretta a fare ap­pello al Consiglio, due organismi governativi comin­ciarono a esistere in Russia, ed essi combatterono per la supremazia fino al novembre 1917, quando i Soviet, sotto la direzione dei bolscevichi, abbatte­rono il governo della coalizione.

Come ho detto, vi erano Soviet sia di operai che di soldati; un po’ di tempo dopo si formarono Soviet di contadini. Nella maggior parte delle città i Soviet degli operai e dei soldati si unirono; e uniti tennero il loro Congresso panrusso. I Soviet dei contadini in­vece vennero tenuti separati dagli elementi reazionari che lo dirigevano e non si riunirono agli operai e ai soldati che dopo la rivoluzione di ottobre e dopo la costituzione del governo dei Soviet.