Nomina, mansioni, poteri
1) – Il Consiglio di Officina nomina per l’esecuzione delle deliberazioni prese, e per trattare con la Direzione, un proporzionato numero di Commissari che costituiscono il Commissariato Esecutivo d’officina. Esso sostituisce nel valore l’antica Commissione Interna in luogo della quale deve essere riconosciuto dalla direzione della fabbrica.
2) – La proporzionalità e le norme di elezione saranno fissate dai singoli Consigli e dall’assemblea dei Commissari.
3) – Un numero fisso di membri delegati del Commissariato sarà dispensato dal lavoro per il periodo della carica, e delegato in permanenza nell’apposito ufficio del Commissariato Esecutivo per raccogliere i reclami dei Commissari, esaminarli, respingerli o favorirli, appoggiandoli con il potere in essi raccolto dalla forza di tutta la fabbrica.
4) – I delegati del Commissariato devono sovraintendere agli abboccamenti dei Segretari dei Sindacati con gli organi padronali della fabbrica.
5) – Ogni sera i membri del Commissariato sono chiamati a giudicare della situazione di fabbrica e del lavoro compiuto dei loro compagni.
6) – I delegati del C. E. dovranno favorire con tutti i mezzi l’opera di controllo, studio, e propagandi svolta dai Commissari, incitando e forzando i tardi e accusando dinanzi al Consiglio gli inetti e gli incapaci.
7) – I membri del C. E. possono rimanere in carica continuamente, tutta la durata del Consiglio: rimangono in carica durante le elezioni e per il periodo successivo per consegnare i poteri e le pratiche al Commissariato subentrante.
I membri che scadono nella fiducia dei Commissari per voto del Consiglio, scadono automaticamente dal loro mandato.
8) – Il C. E. e la Direzione hanno uguali diritti di affiggere comunicazioni nell’officina.
9) – Il C. E. deve assicurare la libera distribuzione dei giornali nell’interno dell’officina, nelle ore di sosta del lavoro.
10) – Il C. E. deve cercare di pubblicare un bollettino quindicinale di fabbrica avente lo scopo di raccogliere le statistiche atte ad approfondire la conoscenza degli operai sulla vita della fabbrica, spiegare il lavoro compiuto dal C. E. e dal Consiglio di fabbrica, raccogliere dai giornali di categoria le notizie riguardanti la fabbrica, ecc.
Se la fabbrica è troppo piccola si unirà con altre fabbriche dello stesso ramo industriale.
11) – Il C. E. deve pure cercare di formare una cassa sociale e di risparmio di fabbrica, per impiantare una cooperativa a refettorio di fabbrica, alleata all’Alleanza Cooperativa locale.
12) – Il C. E. dovrà tenere aggiornato un diario dei propri lavori da sottoporre settimanalmente all’approvazione del Consiglio.
13) – Il C. E. dividerà fra i membri e i Commissari compiti di propaganda e di studio.
14) – Il Consiglio di fabbrica dovrà essere convocato dal C. E. possibilmente ogni settimana (sabato inglese) per udire la relazione del C. E., esporre la situazione e lo spirito dell’officina, consigliare al C. E. le direttive per il potere e decidere in merito a interessi esterni della fabbrica o della categoria.
In casi eccezionali può essere riunito giornalmente.
Pubblicazioni, avvisi, resoconti, convocazioni
1) – L’assemblea dei Commissari di Torino delibera: di riconoscere il giornale «Avanti!» come il solo quotidiano politico della regione e da esso ottenere il posto per la pubblicazione di avvisi, resoconti e convocazioni di Commissari. Diffida la pubblicazione di altri quotidiani sperperanti i mezzi sociali.
2) – Delibera inoltre di chiedere la pubblicazione di articoli di propaganda dei nuovi concetti a tutte Ie pubblicazioni periodiche proletarie. Le risposte dei periodici all’inchiesta dei Commissari dovranno essere lette nella prossima assemblea.