DELEGATI DEI CONSIGLI OPERAI DISTRETTO DI BUDAPEST

Gli operai delegati dei lavoratori delle fabbriche dell XI distretto hanno deciso in modo unanime, nell’interesse della costruzione del socialismo in Ungheria e dell’avvenire del popolo, di riprendere il lavoro alle se­guenti condizioni:

  1. Vogliamo sottolineare che la classe operaia rivoluzionaria considera le fabbriche e la terra come proprietà del popolo lavoratore.
  2. Il Parlamento operaio riconosce, come partner negoziale, la compe­tenza del governo Kàdàr, ma a condizione che, nell’interesse di assicura­re la sua propria legalità, si trasformi in congruenza con la volontà del popolo.
  3. Con assoluta buonafede, il popolo ha creato i consigli operai affinché sia fatta prevalere la sua volontà. Per questo motivo rivendichiamo l’allargamento totale della sfera di attività dei consigli operai al dominio economico, culturale e sociale, e il rafforzamento di tale allargamento da parte del governo.
  4. Nell’interesse dell’ordine interno e del ristabilimento generale della calma, rivendichiamo la fissazione di libere elezioni a cui possono parte­cipare soltanto i partiti che abbiano riconosciuto le nostre conquiste so­ciali, basate sulla proprietà sociale dei mezzi di produzione.
  5. Rivendichiamo l’immediata liberazione dei membri del governo Nagy, eletto dalla rivoluzione, e dei suoi compagni, così come quella dei com­battenti per la libertà.
  6. Rivendichiamo il cessate-il-fuoco immediato e l’altrettanto immediata evacuazione delle truppe sovietiche da Budapest, dal momento che le for­ze operaie e le unità ungheresi per il mantenimento dell’ordine sono in grado di assicurare l’ordine interno. Rivendichiamo altresì che il governo ungherese, dopo la ripresa del lavoro degli operai, avvii immediatamente dei negoziati, informando regolarmente l’opinione pubblica sul ritiro pro­gressivo e ordinato delle truppe sovietiche dal territorio del paese.
  7. E necessario organizzare le forze per il mantenimento dell’ordine interno al paese dei lavoratori delle fabbriche e delle unità dell esercito fe­deli al popolo.
  8. Chiediamo al governo di rendere note, attraverso la radio e la stampa, le nostre decisioni, formulate appena sopra.

 

Clausola. Riprendiamo immediatamente le attività legate alla riparazio­ne dei danni, al rifornimento e ai trasporti, ma riprenderemo le altre at­tività solo a condizione che le nostre rivendicazioni siano riconosciute e che ci venga data soddisfazione.

Budapest, 12 novembre 1956