Il controllo operaio è una caratteristica distintiva della lotta di classe a un certo grado del suo sviluppo. Quando i lavoratori rompono la presa della proprietà e assumono sotto il proprio controllo tutti gli aspetti decisivi che regolano il funzionamento di un’azienda, lo scontro di classe si avvicina rapidamente a un punto critico. Come tale, questo aspetto diventa centrale anche nel movimento comunista, perché i processi di controllo operaio coincidono con situazioni pre-rivoluzionarie e, spesso, rivoluzionarie.

La crisi mondiale del capitalismo, messa ancora più a nudo dalla pandemia, colloca la centralità del controllo dal basso delle leve produttive ancora più sotto i riflettori. A nessuno può sfuggire l’irrazionalità di un sistema economico che, sotto il ricatto dei brevetti e delle leggi di mercato, nega il trattamento vaccinale alla metà del pianeta o chiude aziende perfettamente funzionanti solo per mere logiche di bilancio.

Il percorso che vi presentiamo, che diverrà anche una pubblicazione cartacea, prova ad approfondire questo tema mettendone in luce gli scritti dei principali teorici del marxismo. Oltre a un articolo dedicato allo sviluppo complessivo di questo tema, abbiamo costruito una antologia commentata di testi che vi porteranno nel programma del Partito Bolscevico, tra le pagine dell’Ordine Nuovo di Gramsci, negli scritti di Lev Trotskij fino al dibattito, a cavallo tra anni ‘60 e ‘70, nel movimento socialista italiano. Pensiamo che questa selezione brilli per tutta la sua ricchezza teorica. Rappresenta una vera cristallizzazione dell’esperienza viva del movimento operaio.

Non sfugge il legame tra controllo operaio e programma della rivoluzione. Pensiamo che questo aspetto debba essere un tema irrinunciabile nell’arsenale teorico di un rivoluzionario del XXI secolo. La teoria è una guida per l’azione, ma solo nella misura in cui non si limita a ripetere solo formule salmodiate. Solo la connessione delle generalizzazioni teoriche con gli esempi concreti della lotta di classe ne permette il continuo sviluppo. E’ precisamente questa lotta che giudica la vitalità o meno del marxismo come teoria, metodo e programma di chi lavora e lotta.

Proviamo a dimostrarlo ancora una volta.