Morgan è il primo che, con cognizione di causa, cerca di portare un determinato ordine nella preistoria umana. Fino a che un materiale notevolmente ampliato non costringerà a mutamenti, con ogni probabilità la sua classificazione resterà valida. Delle tre epoche principali: stato selvaggio, barbarie e civiltà, lo interessano, ovviamente, solo le due prime e il passaggio alla terza. Egli divide ognuna delle due epoche in uno stadio inferiore, in uno medio e in uno superiore, secondo il progresso della produzione dei mezzi di sussistenza; egli dice infatti:

L’abilità in questa produzione è decisiva per il grado di superiorità degli uomini e del loro dominio sulla natura: Soltanto l’uomo, tra tutti gli esseri, è giunto ad un quasi incondizionato dominio sulla produzione di alimenti. Tutte le grandi epoche di progresso umano coincidono, più o meno direttamente, con epoche di allargamento delle fonti di sostentamento.

Lo sviluppo della famiglia va di pari passo, ma non offre un contrassegno così lampante per la separazione dei periodi.