Nemmeno gli intellettuali del capitale osano mettere in dubbio la crisi in cui si dibatte il capitalismo stesso. Le sue convulsioni sono sotto gli occhi di tutti. Non mancano e non mancheranno di stimolare mobilitazioni, lotte e infine rivoluzioni. Questo è poco ma sicuro, così come la notte segue il giorno. Sulla base di questi avvenimenti una nuova generazione si formerà all’attività politica. Ma questi nuovi attivisti non verranno da ciò che oggi siamo abituati a chiamare “il mondo della politica”. Verranno al contrario dalla cosiddetta gente comune. Il semplice studente, l’operaio o il manovale con la terza media, la commessa della grande distribuzione, l’operatrice del call center, il disoccupato, l’impiegato precario ecc.: saranno queste la base umana di lotte e rivoluzioni. Porranno l’esistente sotto la più severa critica, spinti dalle condizioni materiali generate da questo sistema, dal senso di stallo, di declino che ne consegue.

Oggi questi soggetti sembrano impantanati nella totale disillusione e nello scetticismo. Ma questi sentimenti possono tramutarsi presto nel proprio contrario. Essi sono in fondo solo la prima manifestazione passeggera della totale caduta di fiducia nei confronti del mercato, dei suoi precetti, dei suoi media, dei suoi giornalisti, dei suoi parlamenti, dei suoi sacerdoti, e infine della sua ideologia.

Tra la disponibilità all’attività per cambiare il mondo e la necessaria comprensione per farlo, tra l’istintivo rifiuto dell’ideologia esistente e l’approdo a un’alternativa complessiva, esiste un abisso. Superare nella pratica questo abisso non è il compito che può essere affidato a un sito. Tale compito deve ricadere sulle spalle di un’organizzazione politica complessiva, che Marxpedia non è e non vuole essere. Il compito di questo sito è, se si vuole, più umile.

Spopolano a sinistra siti di controinformazione – in alcuni casi anche utili e ben fatti – che rincorrono però a vario titolo l’ultima notizia, il titolo ad effetto, tralasciando ogni serio lavoro di analisi a favore dell’ultimo scoop (meglio se complottista..). Si alimenta così una sinistra radicale da slogan, priva però di prospettiva e respiro. Nell’epoca della crisi complessiva del capitalismo, il rischio concreto è che una nuova generazione di attivisti si formi all’oscuro dell’unica ideologia scientifica in grado finora di metterlo in discussione radicalmente e complessivamente.

Engels diceva che esiste la lotta politica, economica e anche quella teorica. Quest’ultima è l’ambito in cui si sviluppa Marxpedia. Esso nasce con questo compito: rendere fruibile il marxismo a chiunque, nella sua straordinaria complessità e nella sua incredibile semplicità.

Non un sito accademico, né intellettuale quindi. Attraverso l’utilizzo di articoli, speciali, glossari, date, nomi proveremo a strappare settimanalmente un’ora, o anche pochi minuti, all’ultimo slogan, all’ultimo accattivante teorema da internet, per rimettere al centro di chi vorrà seguirci una visione scientifica basata sulla storia e l’esperienza della nostra stessa classe.

Oltre alla riscoperta dei principali testi marxisti, cercheremo di mettere in evidenza come la divisione in classi della società e la lotta contro l’ideologia dominante attraversino ogni aspetto della vita umana.

Una biblioteca quindi, un archivio se si vuole, o ancora una base per creare gruppi di discussione sul marxismo, una bibliografia, una serie di speciali teorici, una casa editrice telematica, un punto di vista su come ogni avvenimento provi o neghi le conclusioni scientifiche a cui sono giunti fino ad oggi i marxisti, un sito di cultura a modo suo, di partigianeria e militanza teorica.

Questo, come già detto, non sostituisce la lotta politica generale. Quest’ultima trascende i compiti di Marxpedia, così come del resto internet non sostituisce l’intervento quotidiano in quartieri, luoghi di lavoro e di studio. Questo è semplicemente un portale che speriamo sia in grado di mettere a disposizione le principali idee del marxismo. Siamo sicuri del resto che, se il nostro obiettivo sarà perseguito con efficacia, ognuno saprà scegliere di conseguenza le ragioni e la via del proprio attivismo politico.